19 apr 2018

Ho letto proprio un bel fantasy...



 
Ce l’ho fatta, finalmente sono riuscita a finire il libro di cui volevo parlarvi prima dell’inizio di maggio e del rush scolastico finale pre maturità.
Il romanzo è il fantasy di Ilaria Vecchietti che vi avevo segnalato a gennaio in questo post, e si intitola “L’isola dei demoni”.

Partiamo dalla storia.
Ci troviamo nella fantastica Terra del Nord, in una città chiamata Roccia che è un po’ un programma.
A Roccia esistono i Guerrieri, combattenti dai grandi poteri che sono tenuti in enorme considerazione (un po’ come i maghi della Le Guin).
E così arrivano i protagonisti: Elia, Grigoria, Leandro e Rigoberto.
Come faranno quattro ragazzi che “non si pigliano” nemmeno a pregare a salvare non solo Roccia ma tutto il loro mondo?

Io lo so, perché il libro l’ho letto e mi è piaciuto molto.
È fresco, ben scritto (anche se, in alcuni punti, ho un po’ faticato a comprendere chi stava dicendo una frase. Però ci sta, d’altra parte anche io con i miei primi racconti, quelli che non ho ancora pubblicato perché vanno strarevisionati, facevo addirittura casini molto peggiori!), avventuroso, emozionante e divertente.
Splendido l’ottimismo di Elia: anche se gli cade un macigno addosso, lui rimane ottimista!
Vi avviso solo su una cosa: questo libro gioca sul “dico e non dico” quindi attenti, perché niente è come sembra.

Consigliatissimo!

7 apr 2018

Era meglio se restavo figlia unica!



Vorrei tanto sapere chi ha detto che fratelli e sorelle vanno d’accordo.
Io ho un fratello piccolo (e tanti cugini grandi, ma questa è un’altra storia) ma non troppo perché ci staccano appena due anni (anche se lui ha fatto la primina, quindi è una classe appena dietro di me! Ma perché?!), eppure a volte sembra che siano venti.
Mio fratello è simpatico ma spesso altamente immaturo.
È ancora un bambino, per tantissime cose, vive in una specie di mondo tutto suo fatto di "cose da maschi"... ma che sono le cose da maschi???
Per lui ogni cosa è una tragedia, se per caso capita una “disgrazia” (esempio: non è arrivato il suo fumetto preferito in edicola) il mondo complotta contro di lui, se si fa male giocando a pallacanestro ogni volta sembra un caso da Grey’s Anatomy.
Ed è anche un piantagrane incredibile, con una voglia di aiutare in casa pari a zero così tutti i lavori me li devo sobbarcare io.

E non dimentichiamo che oltre a essere il fratello minore, è anche un maschio e quindi se in casa si discute lui ha sempre ragione e io ho sempre torto. (sottotitolo: mamma, papà, vi voglio bene ma mi sto altamente scazzando!)
Ho letto da qualche parte che non essere figli unici ha i suoi vantaggi...
Se ne conoscete qualcuno, fatemelo sapere!